giovedì 8 agosto 2013

tracce.

C'è l'attesa.
I muri della facciata sono in granito, direi. Marmo? Non me ne intendo. Comunque, di uno di quei materiali lì che si rancan via dalla terra. Ci sono dei buchini, qua e là: ci si può infilare un mignolo, se proprio vuoi trasformare un'unità di misura a portata di mano in uno di quei gesti infantili da fare quando sei sicuro che nessuno ti stia guardando. Ho visto un'ape infilarcisi dentro, sono ore che aspetto che esca. Tutta quest'enormità razionalista potrebbe quindi esser ripiena di miele, ecco. No, non è una metafora. Visualizzo l'implosione controllata del palazzo, gli operai che s'incamminano nel polverone accorgendosi poco a poco dello sciroppo in cui intingono gli stivali, la polvere che cala liberando spazio nell'aria alla nuvola d'insetti increduli e giustamente pronti alla battaglia contro qualsiasi cosa.

Ché alla fine, mi dico, ci sono migliaia di motivazioni e persino forse qualche giustificazione, se uno diventa un assassino, ma non ce n'è mai nessuna veramente valida per l'uomo che diventa uno stronzo. No? L'esercizio d'immedesimazione con l'assassino è umanissimo e a volte persino eroico, è quello con lo stronzo ad essere realmente disturbante, è un salto nel vuoto che non dà spazio a catarsi, non offre fughe dall'involuzione inesorabile, dall'abbraccio di pece del modello vincente, una tortura di noia, di croste sgargianti, di medietà indossata da portatori sani d'apocalisse. 

Uscite, apine, uscite.

Hai l'ultimo modello di aipòd vuoto perché non sai cosa metterci a parte quella canzone là che ti ha fatto sentire quella tipa in macchina e tu accidenti non eri proprio preparato e quando succede è sempre imbarazzante e ora hai l'aipòd pieno di quelle canzoni là di tutte quelle situazioni là che si accumulano, pensi sia appropriato e persino fico dire che ascolti un po' di tutto e che però ti piaceva "l'elettronica" quand'eri giovane pure se in effetti non è vero e quelle poche volte in discoteca eri pure a disagio perché lì si è così vistosamente anonimi e il vistoso in generale proprio non ti piace non lo capisci t'imbarazza specie in quella situazione lì che parrebbe pure un ossimoro, non hai passioni a parte le partitelle che mantengono in forma belli asciutti e per un po' ti sembra davvero di stare tra amici e quel poco lì te lo fai bastare perché di più non è il caso e comunque chissà perché di più non capita mai, non ti frega niente della politica della nazione della gente al di là di sapere a chi rivolgerti per determinate cose ch'è meglio non dire a meno che non capiti l'occasione per vantarsene e comunque niente va oltre lo svilupparsi sicuro diritto della tua vita ma la sinistra è puzzona disordinata fastidiosa e ti fa sentire ignorante su cose che non sai ma non sai perché pensi di non averne nessun vantaggio ma chissà perché a volte poi ti senti comunque colpevole e ignorante per via di tutte 'ste cose inutili, la figa è sempre un pregiatissimo argomento tra uomini ma vuoi mettere un porno con la noia di una conversazione in cui non puoi parlare di lavoro o di te stesso ch'è la stessa cosa, di quanto sei importante e delle tecniche trucchetti letti sperimentati che credi di conoscere e sapere funzionali ad ottenere rispetto e paura perché sì stringistringi bisogna farsi temere mantenere le distanze mantenere ben saldo il timone o meglio dare quell'impressione lì perché alla fine in realtà che ti frega si fottano comunque tutti e tutta la nave ché solo la mamma ti vuol bene tanto più adesso che s'è rincoglionita e andarla a trovare è faticoso e pure i porno dopo un po' è come guardare i cartoni animati e quindi boh, uno su mille ce la fa ti diceva come la canzone che comunque resta una gran bella canzone anche se intuisci che non devi mai dirlo in pubblico e tu sei quell'uno lì perché sei in gamba laureato conosci gente e ci son favori che si ricambiano per una vita intera, sei brillante perché te lo fa credere chi ti teme o chi ti compatisce e non ti rapporti con altre tipologie di sentimenti a parte questi specifici due, bisogna portare a casa la giornata da vincitore anche se poi in effetti non dormi lo stesso e la cosa strana è che proprio diresti di non aver pensieri, ma non pensieri brutti proprio pensieri in generale, è difficile tener chiusi gli occhi ma forse pensare alle vacanze può aiutare e quest'anno vai in quel posto là che conosci molta gente che vorrebbe andarci ma non può dev'essere una meraviglia pure se in effetti non sapresti mica definire esattamente cos'è che è una "meraviglia", una "meraviglia" è quella roba là che le persone i servi tengono come sfondo del desktop o come salvaschermo, la natura le isole le cascate i culi le tette gli addominali il verde il verdemare e quelle robe più astratte pasticci pretenziosi truffaldini che piacciono a chi non ha studiato materie scientifiche, oppure una vacanza di quelle che quando le racconti diventano avventurose e la gente pensa che sei uno in gamba che si adatta che gli piace scoprire le cose quasi per caso e se sei anche ricco le due cose insieme sono una calamita per segretarie porche annoiate anche se in effetti non ti piace mescolarti coi subalterni perché poi fatichi a tenere a posto, a tenere a fuoco i ruoli e poi insomma sei all'antica e non ti piacciono davvero quelle storielle che comunque a volte sogni e che si raccontano sui colleghi, son cose che non stan bene perché comunque la fedeltà il matrimonio la famiglia la chiesa la domenica pure se effettivamente che due coglioni, per mostrarti un po' vicino ai sottoposti devi ricordarti di chiedere a quello là che se la tira da intellettuale che cosa puoi portarti da leggere in vacanza, hai sentito parlar bene hai letto recensioni ma non è vero di quel libro là ne parlano tutti forse ci faranno un film ma non so hai voglia di cose leggere perché comunque sei in vacanza ma magari un classico è sempre un classico chiedi a quella lì che pensa di saperne più di te ma poi mi raccomando tronca il discorso prima che inizi a pensare d'esserti in qualche modo superiore oppure cambia, parlale all'improvviso della nuova macchina fotografica che ti sei comprato esibendo approssimazione così che sappia che tipo di sfizi ti puoi togliere con noncuranza alla faccia dei pezzenti e dei loro passatempi pezzenti, mantenere le distanze mantenere i ruoli mantenere il timone pure se non te ne frega un cazzo di niente e semplicemente vuoi quello che pensi vogliano tutti ma ne vuoi di più molto di più per farglielo vedere qualsiasi cosa sia, e niente ti turba di più che intuire intravedere che ci son persone che vogliono cose insospettabili incomprensibili ma alla fine son tutte cazzate, fingono, pure loro vogliono quello che vuoi tu, che sarebbe quello che voglion loro ma molto molto molto di più.

Sei stato fidanzato, per un po'. Un bel po', in effetti. Quando hai vissuto a Londra, a spese dell'azienda, lei ha mollato tutto per raggiungerti: s'è dovuta reinventare il lavoro, c'è da supporre, e magari pure un po' l'esistenza. Poi t'hanno richiamato. Perché c'è un limite a tutto, pure al tuo indecente plateale suggere avido dalla mammella lercia dell'S.p.A.
Hai fatto la valigia senza pensarci due volte e l'hai lasciata là. No, non la valigia. La promessa sposa.
Avrai valutato la situazione col metro con cui sei abituato a valutare qualsiasi cosa, immagino: nessuno è indispensabile, tutti sono sostituibili.

Da bambino, in campagna, osservavo e inseguivo le api con quel friccico, miscuglio di curiosità e paura, che forse è uno dei motori più potenti dell'infanzia. In uno dei miei ricordi più vividi, osservo un'ape come raccogliersi in posizione fetale per morire, lentamente. Mi aveva punto? Sul tavolone bianco accanto alla grande finestra che s'affaccia sul prato, la guardo morire. La luce del sole è fortissima, e tutto è bianco e lindo intorno all'insetto che muore.
Una sensazione che non mi è proprio più possibile ricordare m'ha inciso quest'immagine nella memoria.
È così, che funziona.

Nessun commento:

Posta un commento